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I segreti di Juan Formell y Los Van Van

I segreti di Juan Formell y Los Van Van

La scomparsa di Juan Formell come simbolo e paladino della musica da ballo cubana, ha suscitato molte discussioni, il che fornisce un’ottima rappresentazione dell’opera del grande musicista nel corso della sua vita, uno tra i migliori mai esistiti.

Per più di 40 anni, l’artista ha visto numerosi alti e bassi nel corso della sua carriera come direttore dell’orchestra Los Van Van. 

Non dimentichiamo che la partenza di Juan dall’orchestra Revé (orchestra di fondamento della cultura afro-cubana), ha causato la partenza di quasi tutti i membri dell’orchestra Guantanamo Changuicero in maniera da poter lavorare con lui.

La combinazione di questi fattori ha portato a una serie di tipiche difficoltà che erano comuni in quell’epoca, il direttore della musica per il Consiglio nazionale della cultura, è stato colui che ha saputo offrire a Juan Formell le risposte alle complesse domande che sono sorte durante il processo di formazione di una sua nuova orchestra.

Nel 1969, quando l’orchestra fece il suo debutto, Formell fu costretto ad avvicinarsi al direttore del gruppo rock Los Dada e chiedergli l’attrezzatura audio. Juan ha detto a Raul Pastora: “Non mi conosci, ma oggi debutterò con la mia orchestra e ho bisogno di te”. 

Raul Pastora è stato sorpreso nel sentire queste parole alle quali aggiunse: “Prendi pure quello che ti serve”.

Data la situazione del mercato cubano, nonché dei problemi legati all’embargo, in quel momento Formell fu costretto a importare altri strumenti alla sua nuova orchestra necessari, tra cui alcuni strumenti elettrici.

Da qui in poi la storia si infittisce di difficoltà, la band soffrì molto inizialmente nel seguire le orme del suo stesso fondatore, tant’è che egli stesso dovette ripiegare in lavori e dimore davvero molto umili per superare le prime fasi degli anni ‘70.

Il pianista César Pedroso “Pupy”, vista la lentezza dei lavori di strutturazione iniziali, ha avuto l’idea di abbandonare la nave durante questa prima fase. 

Ciò era dovuto al fatto che i miglioramenti tecnici di Juan erano lenti e molto rari.

Juan disse a Pupy: “Ora non è il momento di abbandonarmi, soprattutto in questo momento così drammatico iniziale”. 

Questa è una verità che è sconosciuta alla stragrande delle persone che si intendono di musica cubana

In realtà l’orchestra di Formel, i Los Van Van, hanno apportato aggiustamenti molto complessi e virtuosi alla musica di Cuba, come il noto approccio “tonico-dominante”, nel “tempo in battere” e nella strumentazione. 

L’orchestra è tutt’oggi composta da una combinazione di strumenti ad archi e, successivamente, a fiato, ma all’epoca questa conformazione di cellule musicali istituì un ibrido davvero unico per quei tempi, mai sentita prima.

Il mainstream cubano inizialmente, come al solito, dava contro i Los Van Van nelle sue fasi iniziali, la giustificazione era legata al tanto discusso tema degli scritti “volgari” e “di cattivo gusto”.

Giustificazione, nella maggior parte delle situazioni, per “parametrizzare” un brano musicale che trae influenza dalla cultura popolare, infatti ci sono diversi casi di disprezzo per la gente comune nella storia della musica da ballo, che risale sino al periodo coloniale.

Sul palco dei Los Van Van, il più grande risultato di Formell è stato mantenere la resistenza della musica ballabile di fronte all’assalto del metal e della musica elettronica, che è stato portato dai Beatles o Rolling Stones e che all’epoca, aveva conquistato l’intero globo.

I Los Van Van e il suo creatore, furono costretti a confrontarsi con vere e proprie nuove esplosioni musicali anche all’interno dell’isola, dall’inizio degli anni ’70 e per tutto il decennio fino agli ‘80. 

Molte nuove band di tutto rispetto ed innovative, come la banda “Son 14”, la loro musica iniziò immediatamente a scuotere l’intera Cuba.

Dopo la visita di Oscar D’León negli anni ’80, iniziò il boom del Charangón di Elito Revé, con Juan Carlos Alfonso de Bejucal che fornì il pianoforte e le orchestrazioni. 

Prima della fine del decennio degli anni ’80, NG La Banda fu fondata da José Luis Cortés, che sarebbe diventato la forza trainante del Salsa Boom degli anni ’90, orchestra che mise le basi della Timba moderna con pezzi come “la Bruja”.

Subito dopo appaiono nomi come quello di Paulo FG e la mitica orchestra Charanga Habanera.

Durante gli anni ’90, i Los Van Van furono costretti a competere con artisti del calibro di Isaac Delgado e Manolín el Médico de la salsa, artisti in piena condizione emersiva.

Agli inizi dei ‘90, mentre iniziava il boom della salsa cubana, Formell espresse un grande desiderio, quello di rompere il blocco musicale degli Stati Uniti, raggiungere la mecca di New York e dimostrare in territorio statunitense che Cuba è la terra di origine della timba e della salsa.

A seguito di varie affermazioni da parte del compositore ai media locali e internazionali, il sogno fu finalmente realizzato e sette anni dopo finalmente i Los Van Van vennero ospitati a suonare in America.

Il debutto orchestrale dei Los Van Van ha avuto luogo il 4 dicembre 1996, e la band è stata in tournée negli Stati Uniti dal 1996 fino al febbraio 1997, partendo la tournée da Puerto Rico e dirigendosi infine sino a New York.

Per la prima volta, i Los Van Van hanno ottenuto dal governo degli Stati Uniti il permesso di visitare il paese, e il loro leader Juan Formell assicura che tornerà sempre a Cuba perché è l’isola ad offrire a lui la vera ispirazione.

Formell ha dichiarato inequivocabilmente che non sarebbe rimasto negli Stati Uniti, confermando che egli adorava vivere a Cuba e non avrebbe motivo di vivere a New York. 

Formell aggiunse: “La mia capacità di descrivere il mondo in cui vivo è stata una parte essenziale del mio lavoro Se dovessi lasciare quell’ambientazione, mi sentirei solo un guscio di me stesso”.

I Los Van Van attirarono così migliaia di ammiratori sulla costa occidentale, hanno conquistato i cuori di cubani immigrati di una buona minoranza di americani ed europei.

Sono queste le parole che sono state stampate sulle prime pagine dei quotidiani più letti.

Dopo questa occasione molto importante, i Los Van Van hanno intrapreso un tour mondiale che li ha portati fino in Terra Santa.

Il risultato di Los Van Van è stato, alla lunga, rimanere nella gara della resistenza per entrare come debuttante finale nell’obiettivo di aggiudicarsi il Grammy per la salsa e la timba.

Questo è stato, di certo, il contributo più significativo che ha dato Los Van Van alla cultura cubana.

Il numero effettivo di ore trascorse viaggiando, soggiornando in hotel e suonando dei Los Van Van probabilmente non sarà mai noto, forse perché incalcolabile.

È essenziale sottolineare l’intelletto praticamente straordinario che possedeva Juan Formell, nonché la sua grande perseveranza. 

Nel 2000 attraverso uno dei periodi più sfortunati in cui la musica da ballo del popolo cubano è stata sottoposta alle maggiori critiche, è riuscito a elevarsi alla posizione di leader di un movimento di difesa, come campione e capitano della scena della musica da ballo grazie alla sua disciplina e ai suoi meriti e grazie ai suoi stretti collaboratori come Mayito Rivera.

Possiamo solo sperare che questo senso di estasi identitaria aiuti a continuare a proteggere la musica ballabile che non è solo opera dei Los Van Van. 

Juan Formell una volta osservò che la musica da ballo è il frutto e il merito degli stessi ballerini. 

Questi individui sono coloro che hanno portato la fiaccola dell’unità, dell’identità e della gioia cubane nel corso della storia del paese e al di fuori dello stesso, in tutto il Mondo.

Oggi l’Italia è uno dei più grandi consumatori di musica ballabile latino americana del Pianeta.