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Danze latino americane e area transizionale

Danze latino americane ed area transizionale

La danza latino americana (comunemente conosciuti anche come balli caraibici) riesce sempre a fungere come un potente collante tra fisicità e spirito, ossia tra corpo e sentimenti.

Il ballo latino è una grande “scatola” che grazie alla sua struttura riesce sempre  a esprimere stati d’animo spesso inspiegabili, inconsci e nascosti, quelle cose che dai tempi remoti e che dall’interno di questo contenitore, accolgono preoccupazioni e domande che da sempre rendono viva la storia dell’intera umanità.

Sempre grazie al movimento artistico del ballo latino americano, tutte le emozioni che risiedono in profondità, riescono in qualche modo ad emergere, delimitando lo spazio tra corpo ed emozione pensata, riuscendo dunque a dare forza a tutta quell’area dedita alla creatività soggettiva, donando così vita ma soprattutto forma, coinvolgendo oltremodo anche il piacere, a ciò che in principio era nata solo una sensazione dentro di noi.

Tutto questo naturalmente non avviene solo per i balli latino americani, ma anche in tutte le danze del Mondo esistenti.

Questa area dedicata alla creatività è paragonabile ad un portale tra il regno emozionale e quello materiale, denominata “area transizionale” dal noto psicanalista di fama internazionale Donald Winnicott, che lo descrive come uno spazio nel quale virtualmente esiste “l’IO” e il “NON IO”, un luogo speciale nel quale sin da quando siamo bambini occorre come luogo embrionale del gioco (attività basilare per la crescita dell’individuo e la conseguente formazione caratteriale).

Questa cosa permane ovviamente per ogni età della nostra esistenza, l’adulto così come l’infante si ritrova spesso a creare all’interno di questo substrato della realtà, un piano dove generare la propria arte, il proprio gioco, le proprie distrazioni; un regno che precede inoltre l’identità caratteriale e la stessa cultura formativa, la zona di terreno fertile nella quale un giorno ritroveremo sviluppati interessi artistici ed identità caratteriale formata.

Da qui germogliano entusiasmi ed appartenenze a determinate cose, le passioni e il nostro stile personale.

Il giuoco è anch’esso elemento importante di fondamento della formazione di un essere umano e non solo, anche il resto delle creature che compongono il regno animale si comportano allo stesso modo, esso è un fattore indispensabile soprattutto alla psiche di ogni giovane creatura.

L’uomo adulto e caratterialmente formato riesce a tornare ad essere se stesso solo nel momento in cui si appresta alla spensieratezza del gioco.

E cosa se non il ballo come forma artistica coinvolgente, passionale e divertente, potrebbe così fortemente riavvicinare un’altra volta ancora l’essere umano alla sua natura embrionale di divertimento e di gioco, compiendo movimenti totalmente legati alla natura inconscia e creativa? 

La danza è quindi un gioco, un po’ più artistico e schematico, ma pur sempre un gioco, come quasi tutto, in questa vita.

Il corpo ritorna a quella fase in cui non risponde più a movimenti strutturati e necessari per la sopravvivenza (camminare, mangiare, correre, allattare, lavorare, ecc.), bensì perché desidera solo compiere azioni indipendenti prive di razionalità, legate esclusivamente al piano gestuale ed istintivo, specchio di una forma di libertà estrema e senza vincoli né pregiudizi.

Da questi movimenti ha poi origine il piacere, un tipo di esternazione diretta di sensazioni e sentimenti che trasfigurano in puro movimento artistico.